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Alitosi, un disturbo frequente e fastidioso che può essere curato dal dentista

Alitosi, un disturbo frequente e fastidioso che può essere curato dal dentista

L'alitosi può dipendere da varie cause. Oltre a una accurata pulizia del cavo orale, il dentista può indagarne l’origine, e fornire la soluzione terapeutica più idonea.

Accade sovente di sentire nella propria bocca o stando accanto a qualcuno, la presenza di alito cattivo. Oltre a rappresentare un disagio che causa imbarazzo e limita i rapporti sociali, l’alitosi è un problema che può dipendere da vari fattori correlati alla salute e necessita di accurate indagini mediche ed esami diagnostici, eseguiti dal dentista, per stabilire causa e rimedio. Colpisce diffusamente soggetti adulti e bambini – a volte anche neonati – e può avere una connotazione fisiologica o patologica.

Alitosi 02

Quando la causa di alito cattivo è fisiologica e quando patologica

Solitamente l’alitosi nella forma fisiologica è temporanea e si verifica con maggiore frequenza al risveglio, a seguito di un prolungato digiuno, una dieta ad alto contenuto proteico oppure dopo aver consumato alimenti alitogeni come aglio, cipolle, latte e latticini. L’alito cattivo può dipendere anche dal consumo di alcol, l’assunzione di farmaci specifici - tipo antidepressivi, antinfiammatori o diuretici – che creano secchezza delle fauci o del cavo orale – e dall’abitudine di fumare. Nei casi più comuni, può trattarsi di una scarsa o insufficiente igiene orale e dalla presenza di patina batterica che si forma sulla superficie della lingua.

La pulizia dei denti, da effettuare almeno due volte nel corso della giornata, la mattina appena alzati e la sera prima di coricarsi e in ogni caso ogni volta dopo aver mangiato, richiede un tempo non inferiore ai tre minuti. Oltre al regolare utilizzo di spazzolino e dentifricio è sempre opportuno utilizzare anche il filo interdentale o uno scovolino e in caso di presenza di patina bianca sulla lingua, si può acquistare in farmacia un nettalingua, che aiuti a rimuovere accuratamente residui di cibo e altre sostanze che si possono trasformare in pericolosi batteri. Esiste anche un gel specifico per la lingua.

Le formazioni batteriche, inoltre, possono depositarsi all’interno del cavo orale, non solo sui denti e sulla lingua ma anche in alcuni punti meno accessibili tra gengiva e dente, dando origine alla formazione di placca che indebolisce lo smalto dei denti, crea infiammazioni, spesso con gonfiori alle gengive e sanguinamento che degenerano in gengiviti. La conseguente mineralizzazione della placca batterica, inoltre, da origine alla formazione di tartaro responsabile del cattivo odore dell’alito. Le colonie di batteri patogeni in numero maggiore possono anche formare una tasca al di sotto delle gengive e causare parodontiti o piorrea.

Può verificarsi inoltre una forte alitosi in caso di presenza di carie profonde che se non vengono curate tempestivamente, possono degenerare in pulpite. L’alito cattivo in tutti questi casi dipende quindi da cause di origine patologica. Nelle donne è molto frequente che l’alitosi si sviluppi durante il periodo della gravidanza in quanto gli squilibri ormonali a cui sono sottoposte durante questa condizione, modificano quantitativamente e qualitativamente la saliva, responsabile della pulizia del cavo orale e l’assunzione più frequente di cibo ad uso calmierante induce all’incremento di assunzione degli zuccheri. Una minore attenzione e dedizione alla pulizia di denti e gengive, inoltre, può causare non solo problemi di alito cattivo, ma se trascurata degenerare in problemi come gengiviti, carie e parodontiti.

Anche le malattie a carico del sistema respiratorio - bronchite, sinusite, tonsillite, rinite e faringite - che creano un notevole aumento di muco, possono dare luogo a presenza di alitosi in quanto i seni paranasali sono collegati con il cavo orale. L’alito maleodorante può essere causato anche da ulteriori patologie come diabete, reflusso gastroesofageo o da disfunzioni a carico dei reni. Prima di tutto è sicuramente importante sottoporsi a esami medici specifici, per indagare quale sia la causa dell’alitosi.

Gli esami a cui sottoporsi dal dentista per diagnosticare l’alitosi

Dopo aver consultato il proprio medico curante, è opportuno recarsi dal dentista. Dopo un attento colloquio necessario per raccogliere il maggior numero di informazioni possibili sullo stato di salute, si verrà sottoposti a una visita parodontale completa che comprende una serie di esami diagnostici.

L’esame organolettico viene eseguito utilizzando un alitometro. Basato sulla percezione olfattiva dell’odore dell’aria espirata attraverso una cannula, comprende anche la valutazione della patina presente sulla lingua e sul filo interdentale dopo l’utilizzo. Va eseguito avendo cura di non assumere nelle 48 ore precedenti cibi aliogeni e nelle 24 ore precedenti è opportuno evitare anche l'uso di collutori. Anche in caso di impiego di antibiotici, è consigliabile lasciar trascorrere almeno tre settimane, prima di sotttoporsi all’esame.

Altri esami diagnostici utili sono la gascromatografia che consiste nella misurazione qualitativa e quantitativa dei composti dell’alito e i BANA test – Beta galattosidasi che, attraverso il prelievo di un campione di saliva, consentono di individuare la presenza di un enzima responsabile della proliferazione di batteri Gram-negativi. Si tratta in tutti i casi di indagini non invasive a cui ci si può sottoporre senza nessun timore.

Escludendo origini di carattere patologico, dipendenti dalla presenza di malattie, sarà semplicemente sufficiente continuare ad avere buona cura dell’igiene orale sia quotidianamente, sia ricorrendo periodicamente alla pulizia professionale eseguita dal dentista.

Bambini e alito cattivo

Pur essendo una problematica che colpisce in particolar modo le persone adulte, l’alitosi può interessare anche i soggetti più piccoli. In primo luogo il problema dell’acetone riscontrabile spesso nei bambini dai 7 ai 10 anni, può favorire la presenza di alito maleodorante. Problemi di carattere gastro intestinale o forme epatiche che si manifestano con frequenti dolori alla pancia, difficoltà di digestione o sonnolenza dopo i pasti sono un’altra tra le cause di alitosi nei bambini, così come la presenza di patologie di carattere respiratorio che – come abbiamo già detto in precedenza – creano l’aumento di muco che decomposto dai batteri, libera una quantità di cattivo odore che viene espulso in fase di respirazione dalla bocca.

Una pulizia accurata delle cavità nasali mediante l’impiego di appositi spray o lavaggi nasali a base di soluzioni fisiologiche, sono efficaci per favorire una corretta respirazione e per evitare – in assenza di altre problematiche – l’insorgenza dell’alitosi.
Resta ovviamente indicata la stessa avvertenza valida per i soggetti adulti, ossia quella di curare attentamente l’igiene orale anche per evitare e prevenire carie e altri disturbi gengivali.

La qualità del benessere inizia da una buona igiene orale 

L’alitosi è un disturbo molto comune che 9 volte su 10 dipende semplicemente e prevalentemente da errate abitudini, verso le quali possiamo prestare una maggiore cura e attenzione. Innanzitutto ricordarsi di fissare periodicamente un appuntamento dal dentista per un controllo è la soluzione più indicata per verificare lo stato generale della salute della bocca. Prenotare una seduta che preveda anche una accurata pulizia dei denti, migliora sensibilmente la situazione dell’alito cattivo e previene ulteriori disturbi e problematiche come carie, gengiviti o parodontiti.

È importante dedicare ogni giorno non meno di tre minuti alla pulizia dei denti, utilizzando anche il filo interdentale e un collutorio, dopo l’impiego dello spazzolino. Bere molta acqua che permette di diminuire la carica batterica e garantisce una accurata idratazione al cavo orale oltre che all’intero organismo. Limitare anche consumo di caffè, cibi e bevande zuccherate oltre che di alcol e tabacco.

Possiamo ricorrere anche a rimedi naturali come l’olio essenziale di menta piperita che consente di produrre un ottimo collutorio casalingo, privo di eventuali sostanze a base alcolica, oppure assumere succo di aloe vera. Scegliere dentifrici a base di erbe e portare in borsa qualche chiodo di garofano da masticare dalle proprietà antinfiammatorie e utili per contrastare l'insorgere del fastidioso e spesso imbarazzante disturbo dell'alitosi. Il benessere quotidiano, inizia da una buona attenzione e cura dell'igiene orale.




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