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Dormire e respirare bene migliora la salute. Se russi rischi la carie

Dormire e respirare bene migliora la salute. Se russi rischi la carie

Il sonno migliora la salute. Respirare bene, senza russare è importante anche per prevenire la carie. Quando è utile valutare la possibilità di utilizzare un bite dentale?

Una buona respirazione durante il sonno, oltre a garantire una migliore qualità al riposo a tutti - compreso a chi dorme accanto a noi - è importante per la buona salute del cavo orale. Respirare male durante il riposo, in alcuni casi, può diventare una vera e propria malattia con differenti livelli di gravità. L'apnea ostruttiva notturna, espone infatti l’organismo a molti problemi anche di carattere cardiovascolare, in quanto ne compromette il naturale equilibrio. Russare è indice di una parziale ostruzione del flusso respiratorio. Un fenomeno che non va sottovalutato - specialmente se persiste nel tempo - anche perché crea, all'interno della bocca, le condizioni favorevoli perché si sviluppino infiammazioni gengivali, stomatiti, afte e carie. Un rischio a cui sono soggette molte persone di fasce di età differenti, uomini e donne. Oltre alle diverse accortezze da seguire abitualmente, spesso può essere utile ed efficace valutare l’applicazione di un dispositivo antirussamento.

Perché russiamo e come questo disturbo respiratorio favorisce la carie

Si russa perché si respira male durante la notte e sono vari i fattori che possono incrementare questa difficoltà respiratoria. Tra le cause responsabili, ci possono essere anche un peso corporeo eccessivo, il consumo di alcol e fumo, oppure la presenza di polipi nasali o di un setto nasale deviato. Solitamente, nei casi più frequenti, si può russare a causa di un raffreddore di stagione, una rinite allergica o asma. Respirare attraverso la bocca e non con il naso, favorisce infatti la diminuzione del ph naturale, riduce la fornitura di saliva che contiene enzimi antibatterici e sali minerali che proteggono il cavo orale, creando secchezza e un aumento dell’acidità.

Questo ambiente avvantaggia e favorisce l’erosione dentale e la carie in quanto espone lo smalto dei denti ad una elevata fragilità. Il disturbo respiratorio, oltre a rovinare il sonno, inoltre, può causare anche emicranie, irritabilità e portare l’organismo ad essere soggetto a danni che – se non vengono diagnosticati e presi per tempo – favoriscono ulteriori problemi alla salute.

Rivolgersi tempestivamente agli specialisti è fondamentale, per stabilire esattamente le cause del russamento e come poter risolvere il problema. Oltre ad adottare utili accorgimenti generali - tra cui sempre una pulizia quotidiana accurata e attenta del cavo orale - e una volta accertato che non ci siano particolari cause scatenanti, ci si può rivolgere al proprio dentista, per valutare anche l’applicazione di un apparecchio chiamato bite.

Bite antirussamento2

Bite antirussamento, cos'è e come funziona

I bite sono utilizzati prevalentemente in ambito sportivo o per allineare la dentatura. Ne esistono diversi tipi a seconda delle varie problematiche ed esigenze. Nel caso specifico del bite antirussamento, si tratta di un dispositivo che consente l’avanzamento della mandibola. Più semplicemente, un apparecchio temporaneo che funge da distanziatore e permette al flusso di ossigeno di transitare liberamente senza ostruzioni.

Ogni bite è composto da due mascherine - una per la parte superiore della bocca e una per quella inferiore, realizzate in resina acrilica.

I due elementi che compongono l’apparecchio, sono solitamente di colore trasparente e contengono dei connettori che, una volta fissati ai lati, permettono alla mandibola di assumere una posizione ideale per il corretto scambio di circolazione di aria tra naso e laringe durante il sonno, anche in condizioni di difficoltà respiratorie.

Quando valutare l'impiego di un bite antirussamento

In caso di difficoltà di respirazione notturna, con russamento, una visita preliminare è necessaria per appurare l’assenza di patologie che richiedano una maggiore attenzione e cura. Esclusi suddetti problemi, ci si può rivolgere al proprio dentista per valutare l’utilizzo del bite dentale. Non ci sono particolari controindicazioni, tranne in caso di gravi parodontiti, infezioni gengivali, mancanza totale di denti – che interessa anche una sola singola arcata - o denti con corone troppo corte. In linea generale è ben tollerato.

L’ utilizzo dell’apparecchio, può creare un lieve fastidio inizialmente, in quanto il cavo orale deve abituarsi e adattarsi alla sua presenza. Potrebbero anche verificarsi alcuni effetti collaterali di lieve entità, come dolori o indolenzimenti alla bocca in fase di risveglio o ipersalivazione. Fastidi che, tuttavia, dovrebbero cessare di presentarsi nel giro di qualche tempo. Fondamentale è inoltre assicurarsi che il bite venga applicato correttamente.

Poiché ogni persona è diversa dall’altra, su ciascuno avrà una risposta differente. Non si può garantire con assoluta certezza l’efficacia dell’impiego del bite, anche perché il perdurare del problema legato al russamento, come premesso, potrebbe essere ricondotto ad altre cause.

Solitamente, nella maggior parte dei casi, un bite è in grado di ridurre la frequenza e l’intensità del disagio di russare di circa il 60-70%.

Questo dispositivo è risultato anche molto utile in caso di bruxismo notturno, ossia quella pratica di digrignare i denti durante il sonno. Un’abitudine responsabile di problemi mandibolari che possono favorire una maggiore fragilità allo smalto dei denti, con conseguenti e ulteriori problemi.

Un fenomeno particolarmente presente in special modo, anche nei bambini soprattutto nella fascia d’età sotto i cinque anni e spesso verso i dieci. Le cause possono dipendere a volte da raffreddamenti stagionali oppure dall’ insorgenza di laringite ed otite. Spesso il bruxismo è anche conseguenza di una eccessiva iperattività notturna, dovuta a stress o tensioni che creano disturbi del sonno nei soggetti più predisposti e che tuttavia dovrebbe scomparire durante la fase adolescenziale. Un malessere transitorio che se non viene curato per tempo, può predisporre il cavo orale a disturbi e infiammazioni gengivali, a problemi mandibolari e di masticazione, oltre che ad uno scorretto allineamento e all’usura dei denti.

Consultare uno specialista per tempo per periodiche visite di controllo è fondamentale per evitare di compromettere il corretto sviluppo dentale dei bambini e non dover ricorrere successivamente a interventi e cure più invasive e fastidiose.

La salute dei denti e la prevenzione della carie, iniziano da una buona cura della persona sin dalla più tenera età e naturalmente da un sano e rigenerante sonno.

Riepilogando: gli step da seguire per valutare l'impiego del bite dentale per dormire meglio e contrastare la carie

  1. In caso di problemi di respirazione notturna, valutare la situazione di salute preliminare con un medico per capire in modo approfondito quali siano le cause, escludendo patologie in cui occorre intervenire con terapie mirate differenti che non si possano risolvere con il solo utilizzo del bite dentale.

  2. Rivolgersi ad uno specialista - preferibilmente esperto in disturbi di respirazione nel sonno – per effettuare una visita di controllo al cavo orale, che accerti la possibilità di poter usare l’apparecchio. In caso di risposta affermativa, verranno prese le impronte necessarie affinché il laboratorio ortodontico possa realizzare il bite specifico su misura, per favorirne una valida efficacia e una migliore tollerabilità.

  3. Applicare con cura il bite prima di dormire dopo aver accuratamente lavato i denti. Rimuoverlo la mattina e ricordarsi di tenerlo sempre ben pulito, utilizzando acqua fredda, uno spazzolino e del dentifricio per igienizzarlo, prima di riporlo nell’apposito contenitore, al riparo dai batteri.

  4. Seguire in ogni caso e quotidianamente alcuni accorgimenti generali per evitare o ridurre il problema del russamento: tenere sotto controllo il peso, prestare attenzione a non esagerare con il consumo di alcol e tabacco – meglio ancora smettere di fumare - praticare regolarmente attività fisica, dormire su un fianco, usare cuscini della giusta misura, per favorire durante il riposo una corretta circolazione d’aria tra naso e faringe.

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